CHAKRA DEL PLESSO SOLARE
Nome: MANIPURA
Luce Associata: Luce Sacra Divina Violetta (scopri)
Pianeta Associato: Futuro Venere
Nota Musicale: FA
Vocale: A
Organo Eterico: Reni
Il terzo dei sette chakra, Manipura, si trova tra ombelico e sterno, nel punto del plesso solare.
Il terzo Chakra si riferisce all’ego e la realizzazione personale; lo si considera con riferimento ai nostri sogni e alle nostre ambizioni. Il colore giallo è appunto rappresentativo dell’energia solare che corrisponde allo splendore del sentirsi appagati e realizzati nei propri obiettivi.
Il terzo chakra è illustrato come un fiore di loto di dieci petali gialli con al centro un triangolo rosso e argento rovesciato, con la sillaba RAM inscritta all’interno.
II Chakra del plesso solare è così chiamato poiché rappresenta la potenza, un potere radioso come quello del sole.
Qui ha sede la forza e la volontà, qui si sviluppano determinazione e affermazione delle proprie scelte rispetto alle sfide che caratterizzano la quotidianità.
Un Manipura in equilibrio energetico garantirà all’individuo un continuo e fluido percorso di rinascita e cambiamento.
Il Terzo Chakra sul Piano fisico
Corrispondono al terzo chakra lo stomaco, il pancreas, il fegato, la cistifellea, la milza e l’intestino tenue, i denti e le unghie.
Se si avverte un problema a questi organi il chakra coinvolto è quello giallo, il chakra del Plesso solare. Il senso fisico collegato a questo Chakra è la vista.
Il Terzo Chakra sul piano emozionale
Sul piano emotivo Manipura è connesso alla parte relativa al raggiungimento dei propri sogni. Un blocco energetico al terzo Chakra trova la propria causa nel non ascolto dei propri desideri e impulsi.
Le sensazioni della persona a livello emotivo sono la rabbia e la frustrazione che logorano.
Se il chakra del Plesso solare è in eccesso funzionale la persona non è empatica e non ascolta l’altro, manifestando un ego e un egocentrismo abnorme. Quando è in equilibrio la persona si sente forte, risoluta e appagata; l’individuo è in pace perché sa porsi un obiettivo, portarlo avanti e terminarlo.
Se le tensioni di cui abbiamo parlato si protraggono a lungo il sintomo colpisce il piano fisico nelle parti indicate corrispondenti.
Nel momento in cui gli atteggiamenti della persona disfunzionale mutano, rispetto alle aree che la interessano, e inizia ad agire in modo diverso, i sintomi scompaiono e si riappropria della propria salute. Tutti questi aspetti possono essere guariti appunto, se comprese le cause.